Google Analytics 4 apre alla nuova generazione di Google Analytics, lo strumento che consente di analizzare in modo approfondito le statistiche del proprio sito.
Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere!
Indice
Google Analytics 4, cos’è?
Iniziamo subito con una curiosità.
Google Analytics non è stato prodotto direttamente da Google.
Deriva da Urchin On Demand, un software prodotto dalla Urchin Software Corporation, acquisita da Google nel 2005.
Da allora il software è andato incontro a innumerevoli aggiornamenti, tutti volti alla creazione di un ambiente analitico in grado di soddisfare le esigenze di analisi del tuo sito. Senza dubbio, il suo più grande punto di forza è l’essere molto potente e, al contempo, completamente gratuito.
Ma in un mondo continuamente in evoluzione, le aziende devono confrontarsi con sfide sempre più complesse per capire meglio i propri clienti: è per questo motivo che è stato introdotto Google Analytics 4.
Il 16 marzo 2022, Google annunciava che l’ultima versione del software, Universal Analytics, presto sarebbe diventata obsoleta (leggi il comunicato ufficiale).
Appartenente a una generazione di misurazioni basata sul web desktop, i cookie e sessioni indipendenti, non era più in grado di reggere un’evoluzione sempre più veloce.
Google Analytics 4, al contrario, è proiettato al futuro:
- opera su più piattaforme;
- utilizza il machine learning per prevedere nuove informazioni;
- è incentrato sul percorso del singolo utente;
- è programmato in modo da tenere il passo a un ecosistema mutevole.
Google Analytics 4, come funziona?
GA4 è completamente diverso dai predecessori.
Ma, a dirla tutta, non è una novità assoluta.
Nel 2019, infatti, Google ha rilasciato una versione Web + App, con lo scopo di unificare i dati del web e delle applicazioni mediante l’utilizzo di un nuovo modello basato sugli eventi.
Che cosa significa?
Se prima le analisi si concentravano sulla visualizzazione della pagina e i profili degli utenti, ora il focus è incentrato su un insieme flessibile di eventi, comportamenti e proprietà dell’utente.
In questo modo, sarà possibile applicare la stessa struttura d’analisi a qualsiasi app e ai siti web tradizionali.
Dunque la rivoluzione consiste nell’utilizzo degli eventi anziché dei dati basati sulle sessioni!
Come spiegato nella guida di Google, un evento consente di misurare una singola interazione dell’utente su un sito web o un’app.
4 tipologie di eventi di GA4
Google Analytics 4 cataloga gli eventi in quattro tipologie.
Eventi raccolti automaticamente
Si tratta di eventi che vengono raccolti in autonomia e attivati dalle interazioni di base con la tua app e/o il tuo sito.
Parliamo, ad esempio, di un click su un annuncio, una richiesta di rimborso, una conversione di un abbonamento di prova in uno a pagamento, un acquisto in app.
Eventi di misurazione avanzata
Raccoglibili attivando la misurazione avanzata dall’interfaccia di Google Analytics, consentono di misurare le interazioni dell’utente con i tuoi contenuti.
Si tratta, ad esempio, di scroll, coinvolgimento nel video, download di file.
Eventi consigliati
Da implementare in autonomia, consentono di monitorare ulteriori funzionalità e comportamenti, per report più completi.
Google consiglia di utilizzare gli eventi specifici per un’analisi generale, le vendite online e i giochi: login, l’entrata in un gruppo, il completamento di un livello, la ricezione di un rimborso.
Eventi personalizzati
Sono quelli creati da te.
Ti consigliamo, prima di crearne uno, di controllare che non esista già un evento simile.
Gli eventi personalizzati, infatti, non vengono visualizzati nei report standard.
Se confrontato con il predecessore Universal Analytics, è evidente che le novità non si limitano agli eventi.
Google Analytics 4, cosa cambia rispetto a Universal Analytics?
Questioni tecniche a parte (consultabili direttamente dalla guida Google), vediamo quali sono le altre novità di GA4, confrontate con le caratteristiche di Universal Analytics:
- Predizioni sul pubblico grazie al machine learning È la soluzione pensata da Google per le restrizioni sempre più ingenti in termini di trattamento dei dati.
Il machine learning permette a GA4 di prevedere le tendenze che si diffonderanno tra il pubblico, analizzandone il comportamento. - Calcolo degli utenti attivi
Con GA4 è possibile rilevare automaticamente l’attività degli utenti.
In Universal Analytics, invece, ciò avveniva in modo manuale mediante un evento interattivo.
- Proprietà dell’utente
GA4 registrerà automaticamente le preferenze di lingua e posizione geografica per ogni utente che interagirà con la tua app e/o con il tuo sito web. - Engagement rate. Il bounce rate non esisterà più.
Una sessione sarà considerata “engaged” se l’utente interagirà con il sito/app per almeno 10 secondi, se visualizzerà due o più pagine o se attiverà un evento di conversione.
In questo caso, potrai controllare tutto il percorso di navigazione compiuto dall’utente.
- Comincia a esplorare. “Esplorazioni” si presenta come una raccolta di tecniche avanzate, molto più precise rispetto ai report standard, che ti permettono di capire meglio il comportamento del tuo pubblico.
- Le BigQuery sono disponibili per tutti.
Per esportare i dati di Universal Analytics in BigQuery era necessario ricorrere a Google Analytics 360.
In GA4, invece, le esportazioni sono disponibili per tutti.
- Sistemi di misurazione avanzata. Con Google Analytics 4 il monitoraggio avanzato delle misurazioni è standard per tutte le proprietà. Su Universal Analytics, invece, doveva essere impostato da Google Tag Manager.
- Privacy. GA4 include maggiori controlli per la privacy, come la misurazione senza cookie, l’anonimizzazione automatica del proprio indirizzo IP e l’archiviazione dei dati degli utenti europei su server europei.
Come scrive Google, “Google Analytics 4 è progettato con la privacy al centro per offrire un’esperienza migliore sia ai nostri clienti che ai loro utenti”.
Ma il garante della privacy italiano non sembra essere molto d’accordo.
Google analytics 4 ha problemi con il GDPR? Ecco 6 valide alternative!
Senza allungarci in tecnicismi…
Grazie alla mole di dati di cui dispone, per Google sarebbe molto facile de-anominizzare gli indirizzi IP dei suoi utenti, identificando così la loro localizzazione e potendone tracciare tutta l’attività.
Appena un qualsiasi utente approda su un sito con integrato Google Analytics, le informazioni necessarie alla sua identificazione vengono inviate ai server di Google (qui è spiegato bene come).
Dunque Google Analytics 4, al pari di Universal Analytics, non soddisfa i requisiti del GDPR (il regolamento generale sulla protezione dei dati).
Che fare, quindi?
GA4 resta senza dubbio il software più performante per l’analisi delle proprie app e/o siti web.
Tuttavia, considerata la poca trasparenza nell’utilizzo dei nostri dati, forse vale la pena valutare altre possibilità.
Ecco 6 valide alternative!
- Woopra. Tra i software d’analisi più famosi, permette di studiare attentamente il viaggio che gli utenti fanno sul proprio sito e/o app.
- Piwik Pro. Un’ottima scelta se vuoi trovare un’alternativa a GA4 dal punto di vista della privacy.
- Plausible. Uno strumento d’analisi semplice, leggero e open source. Non utilizza cookie e promette di essere pienamente conforme al GDPR. È realizzato e ospitato nell’Unione Europea.
- Gauges. Il punto forte di Gauges è che l’analisi dei dati avviene in diretta: non dovrai mai aggiornare la dashboard o aspettare per le metriche giornaliere!
- Simple Analytics
Se stai cercando uno strumento non troppo complicato, Simple Analytics fa al tuo caso: promette “analisi semplici, pulite e amichevoli”, con un’attenzione particolare per la privacy dell’utente. - Matomo. Significa “onestà”, in giapponese. Si tratta, infatti, di un potente strumento d’analisi che pone la privacy al centro di tutto.
Si propone come l’alternativa più etica, affermando addirittura: “non danneggiare la tua reputazione usando Google Analytics!”.
Conclusione
Come avrai capito, l’analisi dei dati è un passaggio imprescindibile per il successo della tua attività.
Google Analytics 4 apre alla nuova generazione di Google Analytics, orientata verso il futuro.
Abbiamo visto cos’è e come funziona, ma è impossibile non evidenziarne gli evidenti problemi con il GDPR.