I Google Core Update sono aggiornamenti dell’algoritmo principale di Google, ossia quello che regola l’intero processo di ranking.
Google Core Update 2022, arrivato in Italia il 12 settembre, ha come obiettivo quello di migliorare la qualità e la diversificazione della SERP favorendo solo i contenuti giudicati autorevoli e pertinenti al contesto.
Come annunciato da Google, l’aggiornamento comporterà cambiamenti sostanziali, tanto che per alcuni siti potrebbero verificarsi cali o miglioramenti delle prestazioni.
Vediamo di cosa si tratta!
Indice
Cos’è un Google Core Update?
Letteralmente “aggiornamento del nucleo”, i Google Core Update sono modifiche significative e, soprattutto, di ampia portata ai sistemi di ricerca di Google.
Rilasciati più volte l’anno, sono definiti broad, ampi, perché non coinvolgono direttamente algoritmi specifici, ma l’intero processo di ricerca e vengono applicati quasi simultaneamente in tutto il mondo.
Ogni volta che Google applica un aggiornamento di questo tipo, lo conferma tramite un comunicato ufficiale.
Questo perché le conseguenze possono essere notevoli: vogliono assicurarsi che i proprietari dei siti siano a conoscenza di quello che è cambiato e non sprechino energie nel correggere le cose sbagliate.
A cosa serve un Google Core Update?
Sul blog di Google Search Central leggiamo che questi “aggiornamenti principali” hanno l’obiettivo di migliorare l’esperienza generale di ricerca, aumentando la pertinenza dei risultati e favorendo i contenuti più autorevoli.
In verità Google rilascia continuamente aggiornamenti per migliorare l’esperienza di ricerca.
Tuttavia, la maggior parte di questi sono implementati per correggere elementi specifici, come mancanze o errori presenti nella rete di algoritmi.
Ad esempio è il caso di Pigeon, che mira a migliorare i risultati della local SEO, o Penguin, il cui obiettivo è eliminare i link di spam.
I Google Core Update, invece, comportano modifiche dell’intero sistema di ricerca. Questo comprende tra i 200 e i 500 fattori di ranking: un aggiornamento principale ne ottimizza ordine, peso e importanza.
Ovviamente queste modifiche influiscono direttamente sul ranking delle pagine, ma ciò è appunto dovuto alla combinazione di molti fattori e non è dunque relativo a una causa specifica.
Per capire come funziona un Google Core Update, Google suggerisce un’efficace metafora:
immagina di stilare una classifica dei 100 film più popolari di quest’anno.
Fatto?
Tra qualche anno dovrai aggiornarla: aggiungerai nuove uscite degne di nota, che ti porteranno a escludere alcuni film e rivalutare altri, in meglio e in peggio.
Ecco, questo è esattamente quello che fa un Google Core Update.
Specifica Google: se la posizione di alcuni contenuti cala, non significa che siano scadenti! Ma semplicemente che ne esistono di più meritevoli.
“In molti avranno provato la frustrazione di visitare una pagina web pensando di trovare quello che si cercava, ma alla fine trovare tutt’altro”, scrive Danny Sullivan sul blog di Google.
L’ultimo aggiornamento risolve proprio questo problema.
Ma come?
Ecco cosa cambia con Google Core Update 2022
Ribattezzato “Helpful content Update”, Google lo ha inserito all’interno di un’iniziativa più ampia che ha l’obiettivo di permettere agli utenti di trovare contenuti più originali e utili, “scritti da persone per altre persone”!
Avvalendosi di un nuovo algoritmo basato sul machine learning, l’aggiornamento valuterà sì le singole pagine, ma impatterà notevolmente anche sugli interi siti.
In sostanza, Google vuole che si creino contenuti per gli utenti e non per i motori di ricerca.
Ma ciò non invalida in nessun modo le best practice per la SEO!
Anzi, esorta a continuare a seguirle: la SEO è una pratica fondamentale quando viene usata per migliorare i contenuti creati per gli utenti (scopri come scrivere contenuti ottimizzati).
Il problema è che molto spesso vengono creati contenuti con l’unico fine di aumentare il traffico sul sito, strutturati ad hoc per i motori di ricerca. Questi corrispondono con i contenuti che gli utenti definiscono come inutili e che peggiorano l’esperienza generale di ricerca.
Questo è ciò che Google vuole combattere.
Come fare, dunque, perché i propri contenuti siano ritenuti di qualità dopo l’arrivo di Google Core Update 2022
Le linee guida di Google per creare contenuti di qualità
Google suggerisce di valutare l’efficacia dei propri contenuti dal punto di vista dei principi EAT.
EAT è l’acronimo di Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness (competenza, autorevolezza e affidabilità) e include i parametri a cui i valutatori (coloro che verificano l’efficacia delle modifiche all’algoritmo) stanno attenti quando giudicano un contenuto.
Partendo da questi Google suggerisce una serie di consigli o domande da porsi prima di produrre i contenuti.
Tuttavia ribadiscono: “il nostro consiglio è, in primis, di offrire i migliori contenuti possibili, dato che è questo aspetto che i nostri algoritmi cercano di premiare”.
Con l’arrivo dell’Helpful Content Update, Google ha ampliato l’elenco dei consigli che aveva fornito in passato per valutare la qualità di un contenuto (puoi trovarli qui).
Ma, ovviamente, alcuni restano degli evergreen!
Ecco 7 consigli evergreen che ti faranno capire se il tuo articolo è di qualità
Dopo aver letto un articolo o visitato una pagina, fatti queste domande:
- Ti fideresti delle informazioni presenti nell’articolo?
- L’articolo è stato scritto da un esperto o un appassionato che conosce bene l’argomento?
- L’articolo fornisce contenuti o informazioni originali?
- L’articolo è privo di errori ortografici, stilistici o relativi ai fatti?
- L’articolo fornisce una descrizione completa dell’argomento?
- Si tratta del tipo di pagina che aggiungeresti ai preferiti, condivideresti con una persona amica o consiglieresti?
- Ti aspetteresti di trovare l’articolo in una rivista, un’enciclopedia o un libro cartacei?
Se risponderai “no” a più di una domanda, probabilmente il contenuto ha bisogno di una revisione e non sarà ben giudicato dall’algoritmo di Google.
I nuovi consigli introdotti con Google Core Update 2022
Assieme all’aggiornamento Google ha diffuso anche una serie di nuovi consigli da seguire, presentati in 4 sezioni. Vediamoli!
Il mio contenuto è di qualità?
Il punto sta nel capire se il contenuto che stai creando fornisce informazioni autorevoli (corroborate da esperti) e un’analisi completa dell’argomento.
Se ti avvali di altre fonti, cerca di dare un taglio originale e non limitarti a copiare.
Soprattutto evita un tono di voce scioccante o che fa eccessivamente leva sull’emozione; cerca anche di inserire nel titolo e nell’introduzione il contenuto e lo scopo dell’articolo.
Insomma, crea contenuti che aggiungeresti volentieri al tuo elenco dei preferiti!
Le informazioni che fornisco sono autorevoli?
Affinché gli utenti si fidino di ciò che leggono, è importante inserire sempre fonti chiare e rintracciabili, la cui autorevolezza sia comprovata da autori competenti.
Bisogna stare molto attenti anche al sito da dove provengono le nostre fonti: è affidabile e riconosciuto come autorevole in merito all’argomento che stai trattando?
Ovviamente non devono essere presenti errori di contenuto!
Gli utenti dovrebbero sentirsi a proprio agio nell’affidarsi a te, anche per questioni riguardanti la loro vita o le loro finanze.
Come si presenta il mio contenuto?
Come presenti l’articolo è importante quasi quanto il suo contenuto!
Non devono essere presenti errori ortografici o stilistici: l’utente deve percepire cura e dedizione nella realizzazione, non fretta e disordine.
Gli annunci non devono essere invasivi e ultimo, ma non per importanza, il tuo sito deve necessariamente essere mobile friendly: la maggior parte degli utenti visualizza i contenuti da telefono!
Compara il tuo contenuto con gli altri esistenti sullo stesso argomento
Il tuo contenuto deve fornire qualcosa in più rispetto alle pagine che trattano lo stesso argomento. Altrimenti sarebbe soltanto un’altra goccia nel mare dell’informazione!
Il fatto è che devi creare contenuti in grado di rispondere all’intento di ricerca degli utenti che entrano nel tuo sito, e non tentare di inserire sezioni che pensi siano gradite al motore di ricerca.
Google consiglia anche di chiedere un parere onesto a qualcuno di fidato: far revisionare il proprio lavoro ad una persona esterna è sempre un’ottima idea per ottimizzarlo al meglio.
Cosa fare se il tuo sito è stato penalizzato da Google Core Update 2022?
Se il tuo sito è stato penalizzato dall’ultimo aggiornamento di Google non devi disperarti e cominciare a modificare tutto quello che ti passa sotto mano.
Basta semplicemente che ti impegni nella produzione di contenuti di qualità, assicurandoti di seguire le linee guida generali di Google.
Google rilascia continuamente aggiornamenti specifici agli algoritmi di ricerca, dunque è possibile che il tuo sito recupererà il suo rendimento in breve, se saranno apportate le corrette modifiche.
Tuttavia questa non è una garanzia di successo: se in rete sono presenti o sono stati creati contenuti più meritevoli, il tuo sito continuerà a piazzarsi al di sotto di questi.
Ma, aggiunge Google, nessun Core Update è perfetto, per questo raccolgono continuamente feedback dai valutatori esperti menzionati prima e sono sempre al lavoro per migliorare il sistema di ranking.
I motori di ricerca dispongono di un “motore sintattico”: non comprendono le informazioni come gli esseri umani, per questo vengono utilizzati parametri in grado di permettere una valutazione oggettiva.
Ciò significa che il tuo sito, anche se penalizzato, potrebbe recuperare in futuro senza il bisogno di alcuna modifica, semplicemente perché i parametri di valutazione sono cambiati!
Conclusione
Speriamo che questo articolo ti sia stato utile nel capire cos’è un Google Core Update e come comportarti dopo il rilascio di Google Core Update 2022.
L’ultimo aggiornamento dell’algoritmo di Google è determinante nel rivelare la direzione verso cui andranno i prossimi aggiornamenti: se vuoi che il tuo sito non venga penalizzato dovrai creare contenuti di qualità (puoi seguire i consigli di Google!), pensati da utenti per utenti, rispettando al contempo le best practice della SEO.