SEO e Social Media Marketing
Abbiamo già visto che la SEO è un’arma strategica, che deve assolutamente fare parte di una strategia di marketing sul web.
Se pensi che il sito web sia l’unico strumento da poter ottimizzare in ottica SEO, ti sbagli.
Oggi, infatti, parleremo di un argomento particolarmente importante e molto (forse troppo) spesso sottovalutato: integrare la SEO al social media marketing.
Seo e Social Media, qual è il legame?
La SEO e i social sono visti molto spesso come due mondi completamente diversi con poco o niente in comune. Ma non è così e ti spiego subito il perché.
Credo sarai d’accordo con me sul fatto che i social sono il posto perfetto per lavorare sul coinvolgimento della tua audience target. Ne abbiamo parlato in questo articolo, se vuoi.
Più le persone si sentono parte del tuo brand, più sentiranno quel bisogno, quella curiosità, quell’istinto di saperne di più, di rimanere aggiornati, di conoscerti meglio.
Se lavori bene di content, se conosci per filo e per segno le tue buyer persona, beh… I click sul tuo sito web aumenteranno e non di poco.
Ora, sono sicura che ciò che ti sto per dire non ti è nuovo, affatto.
Traffico qualificato sul tuo sito significa possibilità molto, molto, (e ripeto) molto alte di generare lead e conversioni.
Ma non si tratta solo di questo, lo sai?
Persone entusiaste di conoscerti, interessate a ciò che offri e in linea con il tuo sistema di valori non possono che portarti un enorme beneficio: passare più tempo tra le sezioni del tuo sito.
È proprio in questo momento che si inizia a intravedere l’intreccio tra SEO e social media marketing.
Anche se i social non sono un fattore diretto di ranking, aiutano a diffondere i tuoi post, aumentando la tua visibilità online. Contribuiscono inoltre a fare branding, indirizzando traffico qualificato verso il tuo sito.
Sebbene i link ottenuti dai Social non siano considerati alla stessa stregua dei link da altri siti, è innegabile che le pagine meglio posizionate sulla serp siano anche quelle più condivise sui social.
Il nostro percorso è appena iniziato, ci sono ancora molte cose che devi sapere. Per cui, seguimi!
Il rovescio della medaglia
Se una buona strategia di smm contribuisce a far confluire più utenti sul tuo sito, avere un sito ottimizzato concorre al successo del brand sui social.
È ovvio che essere tra i primi risultati di ricerca attira più visitatori, giusto? Bene.
Se gli utenti che atterrano sul tuo sito trovano contenuti utili e di qualità, è molto probabile che li condividano sui social. Si tratta dei Social Signals, che svolgono una funzione indiretta sul posizionamento Seo, ma certamente positiva. Infatti se le persone condividono i tuoi contenuti, significa che li hanno trovati realmente utili e di valore.
Non dimenticarti perciò di inserire i pulsanti per la condivisione dei contenuti, all’interno del blog ad esempio.
E poi?
Come la mettiamo con il retargeting?
Già, gli amici cookie si accodano al tuo percorso tra le pagine web e indicano a Google cosa mostrarti nei pop up dei siti che visiti o negli annunci nella tua home sui social.
In questo contesto, attivare il pixel di Facebook potrebbe essere una mossa strategica.
Le sponsorizzate raggiungeranno utenti che ti conoscono già, più consapevoli e interessati a ciò che hai da offrire.
Non è male come opzione, non credi?
Come ottimizzare i contenuti social in ottica SEO
Redigere una strategia di smm efficace è condizione necessaria ma non sufficiente per migliorare il posizionamento del tuo sito web.
Tutte queste parolone per darti alcuni semplici consigli.
Ritagliati del tempo per analizzare ciò che accade sui tuoi profili social. In che modo interagiscono gli utenti? Quale tono di voce usano? Che richieste fanno? Qualcosa non è chiaro e suscita dubbi? Che cosa interessa di più?
Questo ti aiuterà a capire il trend generale, che cosa piace veramente e che cosa cercano gli utenti e soprattutto, il modo in cui lo fanno.
Sono informazioni particolarmente importanti in ottica SEO, perché guidano i contenuti in base a preferenze reali.
Basta teoria, passiamo agli esempi pratici.
Come ottimizzare i contenuti sui social?
Dopo i primi 25 mi piace alla pagina aziendale, potrai personalizzarne l’URL. È un elemento a cui i motori di ricerca danno molto peso!
Nella descrizione aziendale, che corrisponde alla meta description di uno snippet, cerca di utilizzare le keyword che definiscono il tuo business e la tua offerta.
Non dimenticarti che Google scansiona anche le pagine Facebook e che i profili social appaiono anche nella SERP. Inserisci quindi informazioni specifiche: indirizzo, localizzazione, contatti, orari e fascia di prezzo.
La prima cosa da fare è inserire un nome utente che sia chiaro ed esplicito, così da farti trovare facilmente dagli utenti.
Un altro suggerimento è di inserire la localizzazione in ogni post. L’algoritmo, in questo modo, mostrerà i contenuti alle persone che si trovano nei dintorni. Lo stesso vale per l’alt text nelle immagini, funzione integrata recentemente da Instagram.
E mr cancelletto, invece? Massimo 30 hashtag per caption. La cosa da fare, qui, è integrare la SEO alla categorizzazione del post.
Chiediti essenzialmente due cose: quali sono i temi di questo contenuto? Quali parole potrebbero usare le persone per arrivare su un post del genere?
YouTube
Tieni bene a mente che si tratta di un vero e proprio motore di ricerca, oltre che social network.
Ottimizzare la parte testuale, quindi, è uno step che non puoi assolutamente saltare.
Restando dentro ai 60 caratteri, crea un titolo che contenga parole chiave in grado di rispondere alla query dell’utente.
Attenzione agli hashtag: aiutano l’algoritmo a capire il contenuto del video. In questo YouTube Analytics ti può dare una mano.
A proposito di questo…
Crea contenuti in grado di mantenere alta l’attenzione e l’interesse dell’utente e promuovili. Sii costante nel condividere i video accanto a un articolo nella tua home Facebook, nelle stories di Instagram o nella newsletter settimanale che invii ai tuoi contatti.
Sii sempre presente per la tua community, rispondi ai commenti e analizza il tone of voice generale. Come dicevamo prima, analizzare ciò che succede sui tuoi profili social dà una grande mano alla SEO.
Come abbiamo già visto in questo articolo, Linkedin si basa sulla creazione di community in ottica prettamente lavorativa e professionale.
A maggior ragione, quindi, gli account devono essere estremamente curati e ottimizzati.
Il punto focale? Le keyword. Su Linkedin più che mai.
Mettiti nei panni di un recruiter. Stai cercando una persona che si occupi del lato social della tua azienda. Ciò che scriverai nella barra di ricerca sarà “social media manager” o “social media strategist”, sicuramente non “professionista che lavora nel social media marketing”.
Cerca di descrivere nel modo più preciso possibile le tue esperienze professionali. Crea un riepilogo ricco di informazioni raccontate in ottica SEO, così da riuscire ad attrarre traffico direttamente da Google.
Attenzione anche alle competenze: scegline 2 o 3 che corrispondano effettivamente all’ambito in cui operi e che possano essere confermate dai tuoi collaboratori.
Come fare a sapere se il taglio che hai dato al tuo profilo è efficace o meno? Linkedin ti mette a disposizione uno strumento chiamato Social Selling Index, che restituisce un punteggio da 0 a 100.
Attenzione!
A prescindere dalla piattaforma, il consiglio più importante è quello di lavorare sulla qualità dei contenuti.
Una buona user experience è direttamente proporzionale al successo della tua strategia. Un’equazione esatta, sei d’accordo?
Conclusione
Non c’è alcun dubbio.
SEO e social hanno una visione comune: rispondere all’intento di ricerca degli utenti intercettando i loro bisogni e le loro preferenze.